BREAKING NEWS: DANIEL HUBMANN AI WMOC 2022
Domanda per i lettori: quale orientista ha conquistato 8 ori in carriera ai Mondiali (accompagnati da 11 argenti e 9 bronzi), 6 classifiche assolute di Coppa del Mondo con ben 31 vittorie di tappa e, soprattutto, 5 ori agli Europei?
Anche i lettori che non hanno familiarità con l’orienteering risponderebbero che o è “l’uno” o “l’altro”. Se aggiungo che il profilo corrisponde all’atleta che ha un fratello campione del mondo nella prima edizione dei Mondiali nella Staffetta Sprint (Trento 2014), allora la risposta è scontata.
Ultime notizie! Proprio lui sarà al via dei Mondiali Masters edizione 2022 in Puglia. Se le interviste pubblicate finora sono state realizzate per saperne di più su alcuni atleti, cosa potremmo ignorare di Daniel Hubmann (l’hai indovinato anche tu, vero?) che non abbiamo già letto su www.danielhubmann.ch, sulla sua pagina Facebook o sui suoi profili Twitter e Instagram?
Ci provo comunque, consapevole che le domande possano essere inadeguate rispetto alla grandezza dell’intervistato. Perché quando mi chiedono chi, secondo me, è stato il più grande orientista di tutti i tempi… beh, o è “l’uno” o “l’altro”. Oppure Jorgen Martensson (visto che, ovviamente, sarà anche in Puglia al WMOC).
Daniel, è un piacere ricevere la notizia che parteciperai ai tuoi primi Campionati Mondiali di Orienteering Masters. Cosa ti ha convinto a uscire dalla “zona di comfort” dei WOC e ad entrare in una competizione come i WMOC, piena di partecipanti agguerriti che faranno di tutto per poter raccontare “quella volta che ho battuto Daniel Hubmann”?
“In realtà non sono state solo le gare di orienteering a convincermi a partecipare al WMOC. E anche la possibilità di abbinarlo a vacanze lungo le belle spiagge del sud Italia all’insegna del buon cibo e del clima mite. Ma sì, vedo che c’è una certa pressione per le gare. Sarà la mia prima gara nella categoria M35. Esattamente nella stessa settimana di luglio di 20 anni fa, ho vinto i Campionati Mondiali Junior (Long Distance & Staffetta, 2002 ad Alicante in Spagna). Da allora sono successe tante cose, ma la mia passione per l’orienteering è ancora viva. Sarebbe bello celebrare questo anniversario con un’altra medaglia d’oro, solo in una fascia d’età diversa”.
L’Italia è per te un solito “terreno di caccia”. Oltre alle tre medaglie d’argento che hai vinto nel 2014 ai WOC, ti abbiamo ammirato più volte gareggiando agli annuali Mediterranean Open Championships, che condividono con il WMOC 2022 parte del comitato organizzatore, a cominciare da Gabriele Viale (event director sia dei MOC che WMOC 2022). Cosa apprezzi delle organizzazioni italiane, delle sedi e dei terreni di gara italiani, siano essi urbani o forestali? C’è qualche terreno che hai particolarmente amato o qualche mappa che vorresti dimenticare?
“Secondo me l’Italia ha un ottimo terreno per l’orienteering, sia nelle foreste che nelle città. I miei terreni preferiti in Italia sono buoni terreni carsici percorribili e centri storici difficili. Ho anche bei ricordi della finale di Coppa del Mondo del 2005, che è stata ricca di variazioni e davvero interessante. Ma anche la frequentazione degli eventi in Italia mi ha fatto tornare ancora e ancora”.
La tua partecipazione si concentrerà sulle gare forestali, in Foresta Umbra. Sei già stato in grado di testare a secco il tipo di terreno? (suggerimento: http://2.bp.blogspot.com/-8klU81Z9IwA/UEmfp8tjy2I/AAAAAAAAAAcQ/UWJho8HDcL0/s1600/M40_zarfati.jpg) Che tipo di sfida ti aspetti dai tracciatori?
“Sono stato in Foresta Umbra per un allenamento alcuni anni fa e lì ho anche corso una tappa MOC nel 2010. Da allora so che è difficile e importante non perdere il contatto con la mappa. Immagino che sarà un mix di controlli tecnici e scelte di percorso. Su quei terreni è sempre difficile mantenere la direzione e io credo che sarà una delle chiavi”.