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3 cose che devi sapere di Monte Sant’Angelo

3 cose che devi sapere di Monte Sant’Angelo

Proprio qui è stata perfezionata una delle prime mappe sprint per l’orienteering e già nel 2004 ha ospitato una manifestazione internazionale con la presenza di atleti scandinavi e svizzeri. Monte Sant’Angelo tornerà il 9 luglio, insieme a Vico del Gargano, ad accogliere uno degli Official WMOC training in occasione dei WMOC 2022, i cui biglietti subiranno un nuovo cambio prezzo dal 16 febbraio. 

Il borgo più alto del Gargano, disteso lungo la cresta della montagna a 831 metri di altitudine, rappresenta uno scenografico balcone sull’intera area. La sua unicità è rinomata nel mondo ma se non avete avuto ancora modo di scoprirla, ecco alcune ottime ragioni per non perdervi la sua bellezza.

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È UNO DEI 4 SITI PUGLIESI PATRIMONIO DELL’UNESCO

Dal 2011 Monte Sant’Angelo è tra i patrimoni dell’Umanità dell’Unesco grazie al Santuario di San Michele Arcangelo, che dal V secolo accoglie pellegrinaggi da ogni parte del mondo. È uno dei luoghi sacri all’Arcangelo più celebri, raggiungibile seguendo una strada tortuosa che culmina con un magnifico belvedere sul Golfo di Manfredonia. Dal vestibolo del Santuario si accede alla scalinata di 86 gradini verso la Grotta dell’Arcangelo, luogo di una delle quattro apparizioni di San Michele. Qui è leggibile un’iscrizione con le sue parole: “Dove si spalanca la roccia, lì saranno perdonati i peccati degli uomini”. 

Altra testimonianza del profondo misticismo di Monte Sant’Angelo sono gli Eremi di Pulsano nel territorio circostante l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano. Ne sono stati censiti 24, alcuni dei quali situati in luoghi inaccessibili, tra semplici grotte incastonate nella parete rocciosa a esigue costruzioni su dirupi, dedicati alla vita comunitaria, contemplativa e al lavoro collettivo dei frati eremiti. 

È COLLEGATO A ROMA DALLA VIA FRANCIGENA DEL SUD

Monte Sant’Angelo e Roma sono collegate dalla , detta Via Francigena del Sud. L’antichissimo itinerario da Castel Sant’Angelo, nella Capitale, al Santuario di San Michele è al centro di una vera e propria riscoperta storica e spirituale, punto di riferimento per tantissimi pellegrini a livello internazionale. In passato i pellegrini in viaggio sulla Via Francigena avevano mete differenti ma il sogno condiviso di raggiungere la Terra Santa a Gerusalemme attraverso un tracciato in parte terrestre e in parte marittimo.

Spesso deviavano a nord per salire proprio sul Monte Gargano fino al santuario di San Michele e invocare la protezione dell’Arcangelo, in vista del lungo e difficile percorso verso il sepolcro di Cristo. Nel Gargano il paesaggio del cammino è caratterizzato dall’alternarsi delle tipiche doline carsiche e scorci marini insieme ad ampie distese di uliveti e agrumeti.

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IL SUO PANE È FAMOSO IN TUTTA ITALIA

Ancora oggi il tavoliere delle Puglie è considerato il granaio d’Italia. L’eccellenza della materia prima, unita alla cura artigianale, ha reso il suo pane il principe della tavola. Passeggiando per le pittoresche vie del paese, verrete rapiti dalle grosse forme di pane ad anello esposte fuori dei panifici. Con la sua crosta croccante e la mollica soffice e bianca, il pane di Monte Sant’Angelo richiede una lunga preparazione che comincia il giorno precedente alla cottura con la lavorazione del lievito naturale. La cottura delle forme, fra i 5 e i 10 kg di peso fino ad un diametro di 80 cm, avviene col metodo tradizionale nel forno a legna, a 200° per almeno 2 ore. Se ne nutrivano i pellegrini durante il tragitto in Terra Santa, dopo aver trovato ristoro nelle grotte del borgo. 

Photo Credits Vanda Biffani

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Viaggiare in Puglia sarà davvero emozionante!